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UNIVERSITà DEGLI STUDI 'MEDITERRANEA' DI REGGIO CALABRIA 


FACOLT
à DI ARCHITETTURA

 

CORSO DI LAUREA IN STORIA E CONSERVAZIONE DEI BENI ARCHITETTONICI E AMBIENTALI

 

A.A. 2009-2010

 

LABRES LABORATORIO DI RESTAURO (16 CFU)

 

Restauro architettonico (ICAR - 19) (4CFU) S. Valtieri

Tecniche costruttive dell’edilizia storica - Esperienze sul campo di restauro architettonico (ICAR - 19) (4CFU) D. Borgese

Chimica e tecnologia del restauro e della conservazione dei materiali (ING-IND/22) (4 CFU) Patrizia Frontera

Applicazioni (Diagnostica e Analisi del Laboratorio MARe) (2+2 CFU) Alessia Bianco, Antonio Gambino

 C.I. Rilievo per il restauro (Lorenzo P.M. Martino)

Collaboratori:  Simona  Bruni, Caterina Musolino 

 

Contenuti e organizzazione del Laboratorio

 

 

Programma dei moduli didattici I- II relativi alle discipline del Restauro  (8 CFU)                                    S. Valtieri, D. Borgese

                                                         

Il Laboratorio nella parte relativa alle discipline di Restauro affronterà le complesse interrelazioni del restauro con altre discipline - storiche, del disegno, delle tecniche e della progettazione - con una particolare attenzione al rapporto fondamentale tra conoscenza del costruito e progetto di restauro. Due temi per i quali risulta necessario fornire allo studente un metodo di lettura del costruito rigoroso nelle analisi (storica, dimensionale, dei caratteri costruttivi, dei principali processi di alterazione e degrado).

 La didattica frontale dovrà essere integrata con la verifica delle conoscenze acquisite dallo studente, attraverso esercitazioni sia teoriche che grafiche in aula (progetti ex-tempore relativi a un monumento proposto) e l’elaborazione di un progetto di restauro conservativo relativo a un edificio o un complesso architettonico, prevedendo attività di stage.

 

Definizioni

Il Restauro  è l’atto concreto di intervento sulla materia e la Conservazione è la ‘finalità’ che guida il restauro stesso.

La Conservazione esige la conoscenza puntuale dell’oggetto di intervento sotto molteplici aspetti che richiedono il concorso di più discipline. La Conservazione  (estesa oggi dai monumenti a tutto il patrimonio storico fino al paesaggio culturale, e ai beni materiali e immateriali).

Acquisita coscienza della soggettività del giudizio estetico e della relatività del giudizio storico, è caduto il significato del giudizio di valore - dal piano dei giudizi storico-critici la conservazione si è spostata nel campo delle tecniche di intervento.

 “Ogni giudizio sui valori attribuiti ai beni culturali, cosí come alla credibilità di relative fonti di informazione, può variare da cultura a cultura, ed anche in seno ad una stessa cultura.  Non è quindi possibile basare giudizi di valori e di autenticità con criteri fissi” (Dichiarazione di Nara 1994)

- Il Conservationist: il professionista della conservazione (Direttive dell’ICOMOS 1993)

- Concetti fondamentali (dalla Carta di Cracovia 2000):

 

CONCETTI  FONDAMENTALI

1. Patrimonio: Il patrimonio culturale è quel complesso di opere dell’uomo nelle quali una comunità riconosce i suoi particolari e specifici valori e nei quali si identifica.

 2. Monumento: Il monumento è una singola opera del patrimonio culturale riconosciuto come un portatore di valori e costituente un supporto della memoria. Questa riconosce in esso i rilevanti aspetti attinenti il fare e il pensare dell’uomo, rintracciabili nel corso della storia ed ancora acquisibili a noi.

3.Autenticità: Per Autenticità di un monumento si intende la somma dei suoi caratteri sostanziali storicamente accertati, dall’impianto originario fino alla situazione attuale, come esito delle varie trasformazioni succedutesi nel corso del tempo.
4.Identità: Per Identità si intende il comune riferimento di valori presenti, generati nel contesto di una comunità e di valori passati reperiti nell’autenticità del monumento.

5. Conservazione: La conservazione è l’insieme delle attitudini della collettività volte a far durare nel tempo il patrimonio ed i suoi monumenti.  Essa si esplica in relazione ai significati che assume la singola opera, con i valori ad essa collegati.
6. Restauro: Il restauro è l’intervento diretto sul singolo manufatto del patrimonio, tendente alla conservazione della sua autenticità e alla acquisizione di esso da parte della collettività.

6.Progetto e restauro: Il progetto come consequenzialità di scelte conservative è lo specifico procedimento con il quale si attua la conservazione del patrimonio costruito e del paesaggio.

 

1.  Teorie e prassi del restauro (presupposto:  aver superato l’esame di Teoria e storia del restauro- II anno)

Nel corso dell’anno alcune lezioni illustreranno temi ad ampio spettro e casi particolari per fornire conoscenze fondamentali circa i differenti modi di intervento sul preesistente, che significativamente attestano diverse tendenze in Italia e nel mondo. Ad esempio: La teoria brandiana alla base della “scuola italiana” del restauro;  L’intervento sulle preesistenze degli architetti del passato e degli architetti contemporanei; La conservazione nel mondo; L’”esibizione” dei monumenti; Tipologia e tutela del paesaggio culturale; Esempi di restauro.

 

2. Metodo della ricerca storica

La conoscenza, acquisibile attraverso l’indagine storica (fonti bibliografiche, iconografiche, archivistiche) ha un ruolo fondamentale nel progetto di conservazione.

 

3. Tecniche di rilievo

Il rilievo del costruito - dalle geometrie all’analisi dei dissesti - è uno strumento fondamentale per la conoscenza della fabbrica, soprattutto in assenza di fonti scritte.

 

4. Caratteri costruttivi dell’edilizia storica e conoscenza del costruito

L’acquisizione di strumenti metodologici per riconoscere e saper leggere i caratteri costruttivi dell’edilizia storica (materiali, tecniche, ecc.) e la loro evoluzione nel tempo, consente di individuare le stratificazioni e le fasi costruttive. Questo studio offre una sintesi organica della vita della fabbrica: sia attraverso la lettura delle diverse espressioni linguistiche, stilistiche e formali, sia attraverso il riconoscimento di eventuali anomalie nei processi costruttivi (particolari attacchi, differenze nei tipi di muratura, nei materiali, nelle tecniche costruttive). L’indagine su materiali e tecniche costruttive – legata al rilievo in situ, alla mappatura dei materiali, all’uso di schizzi, appunti e riflessioni – realizza un quadro di riferimento, in grado di visualizzare: la restituzione dello stato di fatto e la genesi delle tappe di costruzione o rimaneggiamento della fabbrica. Il lavoro condotto sull’analisi delle tecniche costruttive non è una semplice rappresentazione dell’idea della fabbrica (restituzione geometrica), bensì una restituzione oggettiva della sua consistenza fisica (restituzione materica). Questo modo di procedere può considerarsi un rilievo storico-critico.

Argomenti trattati nel corso delle lezioni, ex-tempore di gruppo, sopralluoghi ed esercitazioni:

-                 Il cantiere storico tradizionale

-                 Analisi storico-tipologica: l’organismo costruttivo di un edificio e la sua evoluzione nel tempo; evoluzione tipologica nei materiali da costruzione (dal sistema in muratura e legno alle strutture in cemento armato)

-                 Tecnologia e statica degli elementi costruttivi:

         apparecchiature murarie, orizzontamenti, sistemi voltati, coperture a tetto

         Riconoscimento delle tracce dei cantieri pregressi

-                 Analisi apparecchiatura muraria

-                 Interpretazione muraria e problematiche conservative

-                 Esperienze di lettura diretta condotta sugli edifici

In particolare si affronterà il tema delle Tecniche di Consolidamento eseguite secondo le tecniche tradizionali: si propone di esaminare le tecnologie costruttive tradizionali e gli interventi per il loro consolidamento (eseguiti secondo la tradizione storica) al fine d’individuare soluzioni progettuali compatibili con la fabbrica storica.

-                 Tecniche tradizionali di consolidamento:

-                 le strutture di orizzontamento e di collegamento verticale, i  sistemi voltati

-                 Interventi tradizionali per il consolidamento delle volte

-                 Interventi tradizionali per il consolidamento dei solai

 

Verranno illustrate le tecniche e i materiali per  gli interventi di miglioramento o adeguamento statico attraverso casi esemplificativi di interventi realizzati.

Saranno inoltre analizzate le possibilità d’intervento strutturale consentite dalle moderne acquisizioni tecnologiche.

 

Analisi critica delle Tecniche con materiali innovativi per il rinforzo ed il consolidamento:

-                 Interventi di rinforzo sulle murature

-                 Tecniche per migliorare l’efficienza strutturale delle volte

-                 Solai di legno, sostituzione e rafforzamento

 

5. Analisi del degrado e delle sue patologie  (integrazione con il IV modulo didattico)

L’analisi approfondita del manufatto nei suoi dissesti e degradi consente di operare successivamente precise scelte progettuali, attraverso la registrazione, l’interpretazione e la progettazione dei provvedimenti per contrastarli.

- analisi dei dissesti e dei degradi

- cenni di stratigrafia

- indagini strumentali

Argomenti trattati nel corso delle esercitazioni:

-                 Stratificazioni e modifiche, nel corso del tempo, dell’impianto costruttivo originario

Edilizia storica e processi di degrado ( Normal 1/88)

-                 Rilievo, analisi, indicazioni diagnostiche: analisi dei materiali, analisi del degrado

-                 Analisi dell’organismo per l’individuazione delle debolezze e delle ‘anomalie’.

-                 Il ‘quadro fessurativo’ in elementi costruttivi murari

 

6. Progetto di conservazione e riuso

La fase progettuale non può non tenere conto dei suggerimenti di volta in volta forniti dalla stessa fabbrica. Comprende tanto le scelte che riguardano la cura delle “patologie” riscontrate attraverso l’analisi del degrado, quanto il progetto d’uso che deve tenere conto delle caratteristiche intrinseche della fabbrica, e quindi essere compatibile con essa.

 

Nell’ambito del corso verranno effettuate verifiche periodiche sul livello di apprendimento dello studente attraverso test individuali, esercitazioni, ex-tempore di gruppo ed eventuali sopralluoghi.

 

Il LABRES si integra con il III modulo, che consente di acquisire conoscenze di base relative alla composizione chimica dei materiali che compongono un edificio  e alle conseguenti cause dei degradi, e con il IV modulo, per fornire strumenti utili all’intervento di conservazione attraverso la comprensione tecnico-costruttiva  e  delle patologie con la diagnostica e la caratterizzazione chimico-fisica e mineralogico-petrografica dei materiali.

 

 

Programma del III  modulo didattico relativo alla disciplina  di:
Chimica e tecnologia del restauro e della conservazione dei materiali (4 CFU)       P. Frontera

 

Il modulo si propone di fornire una cultura tecnico-scientifica di base per l'impiego corretto dei materiali e delle tecnologie negli interventi di restauro e di conservazione degli edifici storici.

 

Competenze attese

Acquisizione delle conoscenze dei principi teorici fondamentali che legano le caratteristiche strutturali e composizionali dei materiali con le prestazioni dei materiali stessi. Capacità di operare processi critici di selezione dei differenti materiali per interventi di conservazione e restauro.

Argomenti trattati

·                Richiami di nozioni fondamentali di Chimica: acidi, basi, sali, equilibri in soluzione acquosa, processi ossidativi.

·                Richiami di nozioni di Chimica Applicata: i leganti, i laterizi, i metalli (ferro e sue leghe, rame e sue leghe, alluminio, zinco, ecc.).

·                I materiali lapidei: classificazione e tipologia, applicazioni, esempi (marmi, graniti, pietre, ecc.). I lapidei artificiali a matrice polimerica e cementizia.

·                I materiali ceramici ornamentali, il legno, i pigmenti.

·                Cause e forme di alterazione e di degrado dei materiali usati nell’edilizia storica. Meccanismi di azione. Fattori di degrado. Processi naturali. Processi antropici. Fattori legati a variazioni termiche e igrometriche. Fenomeni di trasporto. Trasporto di massa. Trasporto di calore.

·                Principali prodotti impiegati nel restauro: adesivi, materiali inorganici. Polimeri e copolimeri (resine siliconiche, epossidiche, acriliche, poliuretaniche, fluorurate,ecc.) Esempi, usi, limitazioni, stabilita’ e degradazioni.

·          Metodologie degli interventi di restauro (pulitura, consolidamento e protezione). Valutazione della compatibilità fisica , chimica e biologica di materiali con lo stato dell’edificato storico. Materiali protettivi e consolidanti.

Modalità di verifica dell'apprendimento

Verifica intermedia dell’apprendimento dei contenuti teorici di base e predisposizione di un elaborato grafico concorrente alla redazione del progetto di restauro assegnato dal Laboratorio.

 

Programma del IV  modulo didattico:                                               

a-      Applicazioni (Diagnostica ed Analisi del Laboratorio M.A.Re.) (2 CFU)       A. Bianco

        

Il Modulo IV a affronterà il tema della diagnostica in situ come strumento preliminare alla progettazione dell’intervento di restauro e conservazione del costruito storico, a supporto della conoscenza del palinsesto e volto a fornire indicazioni utili alla comprensione tecnico-costruttiva e  delle patologie. Al fine di sviluppare conoscenze adeguate alla programmazione, conduzione, validazione, verifica ed interpretazione  di campagne diagnostiche strumentali in situ presso edifici afferenti a tipologie costruttive semplici e complesse, finalizzate alla diagnosi di problematiche strutturali e conservative.  

 

Argomenti trattati

La diagnostica per la conoscenza tecnico-costruttiva, la conservazione e il restauro architettonico; Il mestiere del “diagnosta in situ”; Tecniche di indagine diagnostica invasive, non invasive e microinvasive, quantitative e qualitative; Casi di studio.

Problematiche strutturali e conservative principali; Tipologie di strumentazioni ed indagini: potenzialità e limiti; Protocolli indagativi. Aspetti normativi. Attività dimostrativa in aula con strumenti del Lab. M.A.Re. Casi di studio, relativamente a:   edifici in muratura, in muratura mista o armata, in muratura e legno, in calcestruzzo cementizio armato, sistemi prefabbricati e metallici, solai e coperture lignee, strutture voltate, monitoraggio strutturale, monitoraggio termoigrometrico e climatico.

 

Esame

Lo studente, per sostenere l’esame finale del LABRES, dovrà realizzare una campagna diagnostica strumentale in situ dell’edificio assegnato dal LABRES, al fine di fornire indicazioni utili al progetto di conservazione e restauro. 

Sarà oggetto di valutazione anche il quaderno personale degli appunti, che ogni studente è invitato a redigere durante lo svolgimento delle lezioni.  A conclusione di ogni lezione verrà fornito un portfolio, contente copia delle diapositive proiettate, stralci di testi e atti di convegni, relazioni tecniche sui casi studi presentati.

 

b- Applicazioni (Analisi fisico chimiche del Laboratorio M.A.Re.) (2 CFU)     A. Gambino

                    

L'obiettivo del modulo IV b è di fornire gli strumenti necessari alla programmazione di una campagna diagnostica di laboratorio ed alla successiva lettura fisico-chimica dei dati forniti dal processo analitico, consentendo di districarsi attraverso le molteplici metodologie analitiche atte al riconoscimento dei materiali e alle patologie di degrado.  Scopo principale è che lo studente acquisisca: le conoscenze necessarie alla programmazione del progetto diagnostico (individuazione, riconoscimento e mappatura dei materiali e dei degradi da sottoporre ad analisi); le conoscenze per l’ottimizzazione del processo analitico e la consapevolezza dell'importanza e dei limiti di tali analisi;  la conoscenza sommaria del principio fisico-chimico sul quale si basa la strumentazione.

 

Argomenti trattati

Introduzione alla diagnostica di laboratorio; il progetto diagnostico (campionamento e documentazione da produrre in campagna, ecc.); studio e progettazione dell’iter analitico per la caratterizzazione dei materiali; operazioni preliminari di laboratorio (acquisizione dei dati di campagna, quartatura e catalogazione dei prelievi, ecc.); lezioni teorico-pratiche sui leganti e gli aggregati destinati alla composizione di malte per il restauro, in particolare: miscelazione di leganti aerei e idraulici, studio della distribuzione granulometrica dell’aggregato, rapporto legante aggregato, rapporto legante acqua d’impasto, composizione e studio di provini normalizzati.

 

Esame

Per conseguire l’esame finale, lo studente dovrà effettuare una simulazione di una campagna di prelievo e di analisi di laboratorio indicando, per ogni materiale, il processo analitico e i risultati attesi dalle analisi relative al manufatto assegnato dal LABRES. 

 

 

 

TEMA PER L’ESERCITAZIONE FINALE

 

Il tema dell’esercitazione finale, concordato con il corpo docente, sarà articolato in esercitazioni in aula e consegne, sottoposto a verifiche settimanali.

Il lavoro, nella sua parte generale di conoscenza dell’oggetto di studio, potrà essere svolto da gruppi, ma richiederà al contempo impegni individuali in merito alla redazione di almeno due schede critiche di approfondimento sulle caratteristiche tipologiche, sull’analisi dei materiali, delle tecniche costruttive e del degrado.

 

Esso dovrà mirare in sintesi:

-alla conoscenza storica e all’analisi costruttiva delle opere oggetto di studio;

-all’individuazione dei modi con cui garantirne la conservazione e il rivelamento;

-alla messa a punto di una conseguente proposta progettuale.

 

ELABORATI:

indagini indirette:

-analisi storico-critica corredata da bibliografia e regesto delle fonti documentarie, con schede di sintesi dei risultati della ricerca commentate e graficizzate.

- indagini dirette:

- rilievo geometrico-dimensionale, schede di approfondimento con eidotipi, restituzione grafica dello stato di fatto nelle scale opportune 1:50, 1:20 ecc)

- analisi dei materiali: mappatura dei materiali della fabbrica con approfondimenti sulle tecniche costruttive

- analisi del degrado: mappatura dei degradi con analisi critica dei problemi di degrado

 

- elaborato grafico esemplificativo della campagna diagnostica strumentale in situ  applicata dell’edificio assegnato, per fornire indicazioni utili al progetto di conservazione e restauro. 

- elaborato grafico con la simulazione di una campagna di prelievo e di analisi di laboratorio indicando, per ogni materiale, il processo analitico e i risultati attesi dalle analisi relative al manufatto assegnato.

- progetto di conservazione

- metaprogetto per  il riuso

 

- schede critiche di approfondimento sulle caratteristiche tipologiche, l’analisi dei materiali, delle tecniche costruttive o del degrado

- relazione del progetto di conservazione con allegata un’opportuna documentazione fotografica e un giornale di cantiere con ragionati appunti grafici.

 

In sede di esame: depositare copia delle tavole in formato A1 ridotte in A3 e 2 copie in CD del lavoro.

 

Testo di riferimento:

S. VALTIERI, (a cura) Vademecum. Per un progetto di Restauro architettonico, GB EditoriA, Roma 2007.   Nel corso delle lezioni verranno inoltre fornite dai Docenti dei vari moduli, ulteriori indicazioni bibliografiche per l’approfondimento degli specifici argomenti trattati.