UNIVERSITà DEGLI STUDI 'MEDITERRANEA' DIREGGIO CALABRIA
FACOLTà DI ARCHITETTURA 

CORSO DI LAUREA IN STORIA E CONSERVAZIONE
DEI BENI ARCHITETTONICI E AMBIENTALI

 corso di laurea MAGISTRALE

contenuti minimi

(Classe L43)

 

I ANNO

Corsi

1. Istituzioni di matematiche (MAT/05) (8 crediti) Giovanni Molica Bisci

Suddivisione in ore fra i vari tipi di attività didattiche: 80 ore complessive di didattica frontale, di cui 40 dedicate alle lezioni teoriche e 40 alle esercitazioni. Moduli: Elementi di teoria degli insiemi – Insiemi numerici – Matrici, determinanti e sistemi lineari, elementi di geometria analitica – Funzioni reali di variabile reale - Funzioni continue – Calcolo differenziale per funzioni reali di variabile reale – Elementi di calcolo integrale – Cenni su funzioni reali di due variabili reali – Funzioni implicite – Cenni sulle equazioni differenziali.

Il Corso si propone di fornire allo Studente le conoscenze di base e gli strumenti tipici della matematica necessari per la comprensione, trattazione e modellizzazione dei problemi derivanti dalle scienze applicate che lo stesso incontrerà nei corsi successivi e nella professione. La teoria esposta è sempre accompagnata da esempi illustrativi, dallo studio di questioni concrete e da cenni sullo sviluppo storico che ha portato alla sua formulazione. Di alcuni argomenti interni ai moduli contrassegnati con (*) nel programma dettagliato non è richiesta la dimostrazione. Il Corso è preceduto da un ciclo di lezioni propedeutiche su argomenti di matematica elementare.

Modalità di accertamento del profitto: una prova scritta (2 ore) e orale.

 

2.Petrologia e petrografia (GEO/07) (4 crediti) Giuseppe Mandaglio

Le rocce allo stato naturale o dopo lavorazioni e trattamenti piuttosto semplici, dall’antichità più remota sono state impiegate per molti scopi ed ancora oggi la costruzione di edifici e di elementi decorativi non può farne a meno. Le qualità di resistenza e durabilità, le varietà che ne hanno orientato la scelta e il modo di impiego stanno alla base del programma, mentre il rapporto tra la materia allo stato naturale e la creatività dell’uomo evidenzieranno l’importanza dei materiali lapidei per l'architettura, l’archeologia, il restauro e la conservazione.

 

 

 Laboratori

I Laboratori sono articolati in moduli didattici di uno stesso o di diversi settori scientifico-disciplinari, non rigidamente consequenziali, che prevedono una integrazione tra loro e un unico esame finale.

 

3. LABSTOR I = Lab. di Storia dell’arch. antica e medievale (8 crediti) Carmelo Malacrino

I – Storia dell’architettura antica ( 4 crediti)

II– Storia dell’architettura medievale ( 4 crediti) Antica- Il Corso intende fornire gli strumenti necessari alla comprensione delle motivazioni che, in epoche e in contesti socio-politico-culturali e territoriali diversi, hanno condotto alla formulazione di espressioni architettoniche caratterizzanti. Si analizzeranno, sulla scorta degli esempi più significativi che hanno segnato un punto di cesura e di innovazione nella storia, gli aspetti che possono essere ricondotti alla continuità della tradizione e quelli che ne hanno sancito il superamento introducendo una fase nuova.

Le tematiche, che abbracciano più di un millennio, saranno affrontate nel contesto in cui si sviluppano, per comprenderne le dinamiche che ne hanno indirizzato le scelte, analizzandone gli aspetti costruttivi, compositivi, spaziali, nella consistenza fisica e formale.

Medievale- Obiettivo del corso è fornire gli strumenti necessari alla comprensione dell’evoluzione dell’architettura in età medievale (dal IV al XIV secolo), non solo nella loro configurazione formale e nelle peculiarità tecniche e stilistiche, ma anche e soprattutto in rapporto al contesto storico, socio-economico e culturale nel quale furono prodotte. Il tutto sarà realizzato anche attraverso l’analisi di quegli esempi paradigmatici che, meglio di altri, sono espressione di un’epoca e di un pensiero. Il corso potrà avvalersi di seminari ed esercitazioni. In sede di esame lo studente dovrà dimostrare le competenze acquisite durante il corso, anche avvalendosi di schizzi e disegni a mano libera.

 

4. LABDIS = Laboratorio di Disegno e Rilievo (ICAR 17) (10 crediti) Giuseppe  Lonetti

I– Fondamenti di applicazione di geometria descrittiva (2 crediti)

II – Disegno dell’architettura (4 crediti)

III – Rilievo dell’architettura (4 crediti)

Il I modulo didattico affronta i temi fondamentali della Geometria Descrittiva per fornire le basi teoriche necessarie alla comprensione dello spazio e alla sua rappresentazione sul piano, per poter passare ad applicazioni dirette sulla realtà architettonico-ambientale, con particolare riferimento alle componenti storicizzate, in cui la rappresentazione geometrica viene utilizzata quale strumento di verifica dimensionale e spaziale delle forme dell’architettura, della città, del territorio. Il II modulo didattico intende il disegno prima come percezione-rappresentazione della realtà al fine di preparare a vedere-osservare - per poterle rappresentare - forme e proporzioni, poi come analisi critica, studio-lettura per comprendere la definizione costruttivo-strutturale, l'articolazione distributivo-funzionale, l'individuazione liguistico-formale e la rappresentazione tecnica del manufatto architettonico. Sono previste lezioni teoriche, esercitazioni pratiche in aula e dal vero prevalentemente in ambiti storicizzati, per sperimentare le tecniche grafiche più opportune. Il III modulo didattico è indirizzato al contatto diretto con realtà monumentali e urbane, su manufatti di particolare interesse architettonico, alla scala edilizia, per sviluppare una cultura critica dello studio degli elementi costruttivi e dell’uso dei materiali tradizionali, su centri antichi, o parti di essi, per affinare, con implicazioni anche di carattere ambientale, il riconoscimento delle leggi evolutive del tessuto e dell’impianto in funzione di eventuali operazioni di recupero e riqualificazione urbana.

 

5. LABFISCHIM = Laboratorio di fisica e chimica (8 crediti)

I- Proprietà fisiche dei materiali (FIS/07) (4 crediti) Massimo Merenda

II- Composizione chimica dei materiali (CHIM/12) (4 crediti) Ileana Arrigo

L’obiettivo del I modulo è di illustrare le tecniche diagnostiche maggiormente utilizzate nel campo dello studio e della conservazione dei beni culturali e di chiarire quale possa essere il loro contributo alla conoscenza dei materiali. La prima parte del modulo è dedicata al richiamo dei concetti fondamentali della Fisica elementare come prerequisito per la restante parte del modulo nella quale vengono introdotti i principi generali delle spettroscopie ottiche più usate nell’ambito dei beni culturali.

Temi trattati nel I modulo: Richiami dei concetti fondamentali della Fisica - Principi generali di ottica e spettroscopia - Illustrazione delle principali tecniche diagnostiche non distruttive: spettroscopie di assorbimento nell’infrarosso (IR), nel visibile e nell’ultravioletto (UV); spettroscopia Raman - Tecniche di caratterizzazione complementari: analisi di superficie (microscopia ottica ed elettronica) e di struttura (diffrattometria a raggi X). L’obiettivo del II modulo è impartire allo studente del 1° anno di Architettura, i fondamenti di Chimica necessari alla integrazione con quelli di Fisica appresi nel 1° modulo ed, insieme, a costituire quel bagaglio culturale necessario per rendersi operativo nell’ambito del progetto di conservazione. Temi trattati nel II modulo: atomi, molecole e rapporti di massa; aspetti quantitativi delle reazioni chimiche, stechiometria; la tavola periodica, correlazioni fra proprieta’ fisiche e chimiche; struttura atomica e legame ionico; composti molecolari e legame covalente; proprieta’ dei gas, dei liquidi e dei solidi; il carbonio ed i suoi composti: composti organici e polimeri.

 

6. LAB-AMS = Laboratorio dell’ambiente storico (14 crediti)

I – Urbanistica e ambiente storico (ICAR/21) (crediti 8) Francesco Di Paola

II – Storia urbana (ICAR/18) (crediti 2) Enzo Bentivoglio

III – Legislazione beni culturali e fondamenti di diritto europeo (IUS/10) (crediti 4) Michele Salazar

Il Laboratorio intende prefigurare proposte progettuali riguardanti i programmi d’intervento di conservazione/riqualificazione/ valorizzazione a scala urbana in cui sono presenti risorse culturali e ambientali. Nel I modulo l’attenzione verrà focalizzata sul tessuto storico come riferimento principale del progetto urbanistico sia nei casi di conservazione che in quelli di riqualificazione di ambiti degradati. Attraverso i passaggi fondamentali sulla riflessione legata alla dimensione urbana, la cultura della città, la sua evoluzione morfologica, è indagata attraverso la trattazione dei principali fattori che hanno motivato la nascita delle Teorie della disciplina e dei paradigmi storici su cui, nei secoli, si è sviluppata. Il II modulo tratterà delle istanze “culturali” e le dinamiche sociali e politiche nella trasformazione urbana di una città con il suo più immediato  circondario: il caso  di Roma dal XV secolo a  Roma Capitale. Il III modulo sarà incentrato sullo studio del regime giuridico dei beni culturali e ambientali e in genere dell'attività e dell'organizzazione dei pubblici poteri in questo campo sulla base dei principi costituzionali e del diritto amministrativo. I diversi argomenti saranno trattati alla luce della giurisprudenza comunitaria, costituzionale, amministrativa, penale e civile e della legislazione regionale con particolare riferimento alla normativa della Regione Calabria.

 

7. Disegno automatico (4 crediti)

Il corso intende fornire allo studente delle capacità pratiche all'utilizzo di sistemi dedicati al disegno elettronico all'interno del Laboratorio multimediale della Facoltà di Architettura.

 

 

II ANNO (classe L4)

Corsi

1. Archeologia classica ( L-ANT/07) (4 crediti) Domenico Falcone

Il Corso ha come argomento generale “i Greci in Italia”; partendo dalle più antiche frequentazioni micenee fino alla colonizzazione di età storica, tratterà delle popolazioni autoctone e delle principali città greche della Magna Grecia e della Sicilia,  dell’urbanistica e dell’architettura coloniale. Un parte monografia riguarderà gli edifici teatrali, partendo dalle strutture architettoniche del teatro dalla Grecia a Roma,  approfondendo il teatro di Gioiosa Jonica nel processo del passaggio dall’edificio teatrale greco a romano, fino ad analizzare gli edifici d’età greca e romana presenti in Calabria.

 

2. Archeologia medievale ( L-ANT/07/08) (4 crediti) Francesco Cuteri

Il corso, dopo aver volto uno sguardo alle principali aree di interesse dell’Archeologia Medievale in Italia, sarà dedicato allo studio delle modalità costruttive di età medievale. Attraverso l’analisi di specifici complessi archeologici e monumentali saranno studiati i cantieri edili soffermandosi sulle seguenti questioni: aree di estrazione del materiale, progettazione, figure professionali, costruzione, resti delle attività di cantiere, attrezzi impiegati. Saranno, inoltre, analizzati i modi di costruire (legno, terra, muratura) proponendo raffronti tra le modalità edilizie maturate in area bizantina e quelle che hanno caratterizzato l’Occidente medievale. E’ previsto l’approfondimento dei seguenti temi: 1) Cave ed attività estrattiva, con una schedatura sistematica delle antiche cave; 2) Materiali per l’edilizia di età medievale e reimpieghi; 3) Produzione laterizia tra X ed il XV secolo; 4) Crono-tipologia delle murature nella Calabria medievale; 4) L’habitat rupestre calabrese: tipologie delle unità in grotta, tecniche e attrezzi impiegati per la realizzazione di queste particolari strutture. Sono previsti stages di rilievo e analisi stratigrafica delle murature presso insediamenti medievali calabresi quali Amendolea (RC) e Motta S. Agata (RC) e viaggi di studio a Matera ed a Megara (Attica-Grecia).

 

Laboratori

I Laboratori sono articolati in moduli didattici di uno stesso o di diversi settori scientifico-disciplinari, non rigidamente consequenziali, che prevedono una integrazione tra loro e un unico esame finale.

 

3. LABSTOR II = Laboratorio di Storia dell’architettura moderna e contemporanea (8 crediti)

I – Storia dell’architettura moderna (4 crediti) (1° semestre) Maria Fiorillo

II – Storia dell’architettura contemporanea (4 crediti) Roberto Banchini

I- L’insegnamento di Storia dell’architettura moderna intende fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti per l’interpretazione e l’analisi critica dell’architettura italiana ed europea dal Quattrocento al Settecento attraverso lo studio dei processi evolutivi generali, dei movimenti culturali, delle singole personalità e opere. In questo contesto l’evoluzione e la trasformazione del linguaggio architettonico sarà analizzato in stretto rapporto con la cultura storico-artistica, tecnica e urbana.

II. L’insegnamento di Storia dell’architettura contemporanea si prefigge di presentare la vicenda dell’architettura europea dell’Otto e Novecento partendo da una attenta disamina dei motivi che condussero al graduale abbandono e alla dissoluzione del repertorio classicista, esiti già prefigurati nelle posizioni del cosiddetto “rigorismo” tardo settecentesco. L’attenzione sarà poi incentrata sui principali momenti di formazione e affermazione del “Movimento moderno” nel primo trentennio del Novecento, curando anche una adeguata e approfondita disamina della vicenda italiana, per giungere poi a presentare posizioni e dibattiti del vero e proprio “contemporaneo” almeno per i primi decenni post 1945.  L’illustrazione dell’evolversi dei linguaggi architettonici sarà accompagnata, nelle varie fasi, anche da una sintetica presentazione della contemporanea vicenda artistica, del resto sovente fortemente intrecciata al dibattito sull’architettura, specie con riguardo alle “Avanguardie” del primo Novecento. Una sezione del corso sarà altresì dedicato alle tematiche della “catalogazione” e della tutela del “Moderno”, presentando le metodologie messe a punto per la valutazione critica e l’individuazione delle architetture degne di protezione nell’ambito della produzione architettonica più recente (stante il limite dei cinquantanni per l’assoggettamento a tutela previsto dalla vigente normativa). Ancora un’attenzione verrà riservata al “restauro del Moderno”, con riguardo ad esperienze significative quali gli interventi attuati sulle architetture di Horta e Loos, sulla Casa del Fascio di Terragni a Corno e su altre architetture italiane degli anni Trenta, quali ad esempio i recenti interventi su edifici romani romani quali il Palazzo della Civiltà Italiana all’EUR e l’edificio postale di A. Libera in via Marmorata. Verranno altresì costantemente invitati gli allievi alla diretta osservazione del significativo patrimonio architettonico della Reggio post-terremoto, guidandoli a cogliere in essa i nessi con la più ampia vicenda nazionale ed europea.

  

4 . LABSTA = Laboratorio di Statica e Stabilità (ICAR 08) (8 crediti) Paolo Fuschi

IStatica (ICAR/08) (4 crediti)

Il problema statico -Teoria dei vettori - Statica e cinematica del corpo rigido libero (2 crediti) Classificaz. delle strutture - Statica e cinematica del corpo rigido piano vincolato- Caratteristiche di sollecitazione nelle travi piane (2 crediti)

II Meccanica delle strutture (ICAR/08) (4 crediti)

Statica, cinematica e caratteristiche di sollecitazione nei sistemi articolati di travi - I cinematismi - Le travature reticolari (2 crediti) La geometria delle aree - Concetti di sforzo e deformazione (2 crediti)

Gli argomenti trattati nel Laboratorio, articolato in due moduli didattici, sono mirati alla comprensione del comportamento fisico-meccanico delle costruzioni attraverso l'individuazione degli organismi strutturali in esse riconoscibili e il conseguente studio dei modelli analitici atti a rappresentarli. Tutti gli argomenti vengono proposti prendendo spunto da problemi reali, in generale delle costruzioni in muratura. L'intento è anche quello di far apparire l'edificio tecnico-scientifico non in una sua presunta inviolabile perfezione, ma nella sua problematicità, che, di volta in volta, nello sviluppo storico, ha avuto diversi gradi di consapevolezza. La teoria esposta è sempre accompagnata da esempi illustrativi e da cenni sullo sviluppo storico che ha portato alla sua formulazione. Il Corso è suddiviso in 2 moduli comprensivi di lezioni teoriche ed esercitazioni applicative; l'itinerario di apprendimento prevede infatti l'introduzione di concetti teorici di base, siano essi di "Statica", di "Fisica", di "Meccanica Razionale”, di “Scienza delle costruzioni", man mano che essi si rendono operativamente necessari per la risoluzione di specifiche categorie di problemi reali, attinenti a un processo progettuale di conservazione. Gli "esempi reali" sono quindi scelti al fine di curare gli aspetti applicativi della teoria ma, di più, al fine di rendere necessario lo studio e l'approfondimento di concetti teorici di base. Tali esempi sono poi mirati a fornire una metodologia generale per la soluzione di ciò che viene individuato come problema statico, sempre in riferimento a problemi strutturali specificamente relativi all'edificato storico.

 

5. LABARCH = Laboratorio di architettura

I. Caratteri distributivi degli edifici e composizione architettonica (ICAR 14) (8 crediti) Fabrizio Ciappina

II. Disegno tridimensionale, rendering (ICAR 17) (4 crediti) Giuseppe Lonetti

Il I modulo persegue l’obiettivo di fornire allo studente gli strumenti basilari che possano consentirgli di leggere correttamente e criticamente un progetto di architettura, attraverso la comprensione dei suoi gradi di complessità, urbani, tipologici e costruttivi.

Il lavoro sarà indirizzato alla conoscenza, all’interpretazione e alla verifica dei temi e dei metodi inerenti la definizione dello spazio. Particolare attenzione sarà data allo studio della tipologia (intesa sia come elemento generatore della forma architettonica, sia come caratterizzante l’immagine della città), alla conoscenza dei principi insediativi e alle principali azioni compositive che fanno da sfondo al processo progettuale.

Il II modulo si articola in due capitoli essenziali: il primo  finalizzato ad approfondimenti  sul disegno tridimensionale con richiami storico-critici della prospettiva e sulla percezione di cui il colore è elemento essenziale; il secondo sulle conoscenze-base di rendering e metodi di rappresentazione digitale, con appunti sulla strumentazione  relativa. Visione tridimensionale ed interpretazione realistica di materiali,tecnologie e cromatismi, consentono di interpretare con maggiore partecipazione il sistema reale del costruito ed aiuta ad individuare le condizioni ottimali di inserimento laddove idea e progetto devono diventare realtà.

Al metodo di rappresentazione viene affiancato il sistema di percezione dei cromatismi: sono molte le teorie che hanno cercato di spiegare il fenomeno della visione dei colori su cui  diventa opportuno fornire opportune indicazioni.  Tridimensionalità e colore trovano diretta applicazione nel rendering, o resa grafica, che rappresenta l’interpretazione virtuale della realtà di cui simula la consistenza  secondo gli stessi principi fisici praticati dall’uomo per scrutare  il mondo a lui intorno ( luci,ombre,caratteristiche dei materiali, forme,colori, ecc..)

La  pratica professionale richiede sempre più approfondimenti in fase progettuale per la verifica a priori sia di volumi che di materiali,tecnologie e cromatismi, elementi su cui il rendering è diventato strumento insostituibile: Il render  pur non essendo un elemento utile ai fini pratici risulta essere fondamentale per rappresentare l’idea prima ancora che essa venga posta in opera.

 

6. LABREC = Laboratorio di recupero (ICAR/19) (8 crediti) Vittorio Ceradini

Restauro strutturale e recupero dell’edilizia storica

I Problemi generali e metodologia di approccio (2 crediti)

II Struttura dell’edilizia muraria storica (2 crediti)

III Tecniche di intervento nell’edilizia storica (2 crediti)

IV Sicurezza e conservazione degli aggregati edilizi e dei centri storici (2 crediti)

Il Laboratorio ha la finalità di fornire metodologie di analisi e strumenti operativi per rendere il più possibile rigoroso e giustificabile il processo progettuale di conservazione. Il Laboratorio è suddiviso in quattro moduli. La parte introduttiva del Corso riassume, con ottica conservativa, i principali problemi della tecnica e della tecnologia dell’edificato storico, il comportamento nel tempo dei materiali e delle tecniche costruttive, i problemi di manutenzione dei sistemi di auto-protezione. Il Corso si articola poi attorno a quattro argomenti consequenziali: il rilievo; l’analisi tecnico-costruttiva; il progetto; il cantiere di restauro. Vengono affrontati i problemi relativi alle varie componenti dell’architettura storica (strutture murarie, volte, solai, coperture, scale...); al comportamento d’insieme di un organismo architettonico; alla sicurezza e conservazione dell’edilizia di base dei centri storici. Verranno esposte durante le lezioni diverse esperienze di rilevamento, di progettazione e di esecuzione di lavori di restauro. Sono previste visite guidate in cantieri di restauro. Durante lo svolgimento del Corso è prevista la consegna, con scadenza bisettimanale di elaborati su temi che di volta in volta verranno assegnati e riguardano sintesi del contenuto dei testi inseriti in bibliografia; esercitazioni grafiche; esercitazioni numeriche; esercitazioni di rilievo tecnico-costruttivo e tipologico, esercitazione di progetto relativo alla esercitazione finale.

 

 

7. LABMATER = Laboratorio dei materiali e risparmio energetico

I. Materiali tradizionali dell’architettura e risparmio energetico (ICAR 12) Cherubina Modaffari

II. Fisica tecnica e ambientale (ING/IND 11) Domenico Tripodi

III. Chimica e tecnologia del restauro e della conservazione dei materiali (ING/IND 22) Giuseppe Postorino

Il I modulo ha l’obiettivo di portare lo studente verso la capacità di comprendere e controllare i nessi che si determinano tra l’uso dei materiali e le tecniche costruttive, tra il controllo prestazionale dei materiali tradizionali e i procedimenti costruttivi, le modalità realizzative e i rapporti con il contesto e la sostenibilità ambientale, concorrendo ad approfondire gli aspetti relativi alla conoscenza dei materiali tradizionali dell’architettura e all’adozione di soluzioni costruttive compatibili con la preesistenza, per consentire di individuare gli interventi di conservazione e di restauro più appropriate ed in linea con i dispositivi legislativi sul risparmio energetico.

 Il II modulo fornisce  informazioni sul sistema edificio-impianto e alcuni sistemi utili a una progettazione rivolta all’aumento del rendimento energetico dei fabbricati approfondendo tecniche di progettazione e tecnologie che possono essere utilizzate per ottimizzare gli obiettivi di risparmio ed efficienza previsti dalle normative nazionali e comunitarie. Il corso tratta i seguenti Argomenti trattati: progettazione del sistema edificio-impianto; condizioni di benessere termoigrometrico; l'involucro edilizio; caratteristiche termofisiche dei componenti edili; i sistemi di riscaldamento e climatizzazione; i sistemi di ventilazione; gli impianti di illuminazione

 Il III modulo intende fornire nozioni le fondamentali di chimica e di chimica applicata, con richiami di chimica generale, affrontando la struttura ed organizzazione dei solidi, le proprietà dei materiali, la conoscenza dei materiali da costruzione antichi (rocce, laterizi, gesso, calce aerea e idraulica, malte, vetro, ferro, rame, leghe e legno, ecc.) e dei materiali da costruzione moderni (cementi, calcestruzzo, ghise, acciai, materie plastiche, ecc.).

 

III ANNO (classe L4)

Corsi

1. Consolidamento degli edifici storici (ICAR/19) (8 crediti) Giorgio Filippo Allegra

La disciplina mette lo studente nelle condizioni di analizzare il comportamento strutturale di un edificio storico e di percorrere l’iter procedurale che porta alla individuazione degli interventi necessari per il consolidamento statico degli elementi strutturali interessati.

Il corso si articola nelle seguenti fasi: Cenni sui materiali impiegati nell’edilizia, concezioni costruttive, topologie strutturali, con riferimento particolare a quelle murarie. Impostazione metodologica dell’intervento di restauro statico negli edifici a struttura murale: sintomatologia, diagnostica, tecniche d’intervento. I materiali: comportamento dei materiali non resistenti a trazione. Comportamento della muratura a compressione, flessioni, taglio e sua modellazione. Lettura e schematizzazione del comportamento strutturale di un edificio in muratura. Statica degli archi e delle volte in muratura: metodi di calcolo e di verifica. Solai e strutture di copertura in legno. Puntellature in legno, ferro, cemento armato. Lettura e interpretazione del quadro fessurativo e delle variazioni di geometria degli elementi strutturali: lesioni e loro cause, interpretazione qualitativa e quantitativa dei dissesti. Principali riferimenti normativi in tema d interventi sugli elementi strutturali. Tecnologie e tecniche di intervento di adeguamento e miglioramento degli elementi strutturali.

 

2. Antropologia culturale (M-DEA/01) (4 crediti) Maria Pascuzzi

Il corso tende a fare acquisire agli studenti le conoscenze di base relative alle dinamiche culturali; in particolare tratterà la “lettura” dello spazio e gli indirizzi recenti di antropologia urbana, la storia degli ecosistemi umani quale patrimonio storico-culturale, i quadri geo-antropici, the network analysis. Tratterà anche dei percorsi storico-culturali connessi alla società multietnica contemporanea. Partendo dalla tipologia insediativa del centro storico e dai meccanismi socìali e culturali che l’hanno prodotta, si tenterà di individuare la complessa stratificazione storica dei centri, gli aspetti etnoantropologici e la politica della differenza. La tradizione orale si colloca all’interno di questo scenario, come storia di una tradizione da recuperare. Si rifletterà sul “bene culturale” inteso come bene demo-antropologico e sui meccanismi e i comportamenti istituzionali che hanno portato al degrado dei centri storici; dalla tipologia delle loro costruzioni ai meccanismi sociali e culturali che li hanno prodotti. Moduli seminariali si soffermeranno sui monumenti funebri dedicati ai soldati delle guerre mondiali, sulla storia, le leggende, le tradizioni.

 

Laboratori

I Laboratori sono articolati in moduli didattici di uno stesso o di diversi settori scientifico-disciplinari, non rigidamente consequenziali, che prevedono una integrazione tra loro e un unico esame finale.

 

3. LABRES = Laboratorio di Restauro (16 crediti)

I Restauro architettonico (ICAR/19) (4 crediti) Simonetta Valtieri

II Tecniche costruttive dell’edilizia storica (2 crediti) Simona Bruni

III-  Esperienze sul campo di restauro (ICAR/19) (2 crediti) Simona Bruni

IV Chimica e tecnologia del restauro e della conservazione dei materiali (ING-IND/22) (4 crediti) Giuseppe Postorino

V Applicazioni (Diagnostica e Analisi del Laboratorio MARE) (2+2 crediti) Alessia Bianco, Luciano Scarpino

Il Laboratorio nella parte relativa alle discipline di Restauro (moduli I, II, III) affronterà le complesse interrelazioni del restauro con la conoscenza storica, il rilievo, le tecniche costruttive, i dissesti strutturali, con una particolare attenzione al rapporto fondamentale tra conoscenza del costruito e progetto di restauro. Temi per i quali risulta necessario fornire allo studente un metodo di lettura rigorosa nelle analisi storica, dimensionale, dei materiali e dei principali processi di alterazione e degrado.

La didattica frontale dovrà essere integrata con la verifica delle conoscenze acquisite dallo studente, attraverso esercitazioni sia teoriche che grafiche in aula e, a conclusione, l’elaborazione di un progetto di restauro conservativo relativo a un edificio o un complesso architettonico.  Il IV modulo si propone di fornire una cultura tecnico-scientifica di base per l'impiego corretto dei materiali nel restauro conservativo degli edifici storici, attraverso: l’apprendimento di nozioni fondamentali di chimica e di chimica applicata; la conoscenza dei materiali; le principali cause e forme di alterazione e degrado; i principali prodotti impiegati nel restauro e la valutazione della loro compatibilità; le metodologie d’intervento. Il V modulo affronterà il tema delle analisi fisico-chimiche di Laboratorio e della diagnostica in situ come strumenti preliminari alla progettazione dell’intervento di restauro e conservazione del costruito storico, a supporto della conoscenza del palinsesto e volto a fornire indicazioni utili alla comprensione tecnico-costruttiva e delle patologie.

 

 

4. LABURVAL = Laboratorio di urbanistica e valutazione dei progetti (20 crediti)

I- Fondamenti di urbanistica(ICAR/21) (4 crediti) Francesco Di Paola

II- Recupero e riqualificazione urbana (ICAR/21) (4 crediti) Francesco Di Paola

III- Storia della città del territorio e del paesaggio (ICAR/18) (4 crediti) Francesca Valensise

IV- Estimo ed esercizio professionale (ICAR/22) (4 crediti) Domenico Massimo

V- Valutazione economica dei progetti (ICAR/22) (4 crediti) Mariangela Musolino

Il laboratorio ha come finalità la formazione degli studenti nel campo della pianificazione urbanistica e nel settore più specifico del recupero e della riqualificazione urbana. Settore che ha trovato larga applicazione nei processi di trasformazione della città esistente e in quelli concertativi del rapporto pubblico privato nelle strategie d’intervento. L’apporto delle varie discipline che vi afferiscono si concretizza sia in contributi teorici attraverso lo svolgimento di lezioni che affrontano il contenuto disciplinare di ognuna, in generale e nei riguardi del tema del laboratorio, sia in quello pratico nello svolgimento dell’esercitazione. L’integrazione dei moduli didattici sopra elencati consentirà allo studente di prefigurare un progetto organico di recupero/riqualificazione applicato in un determinato ambito urbano da concordare con la docenza: Il I si occuperà dei fondamenti storici e teorici, oltre che degli aspetti tecnici e strumentali della pianificazione urbanistica con particolare riferimento all’articolazione del piano locale in strutturale-operativo-attuativo. Il II porrà l’attenzione ai metodi della progettazione urbanistica, relativa alla trasformazione di ambiti urbani storici e della città consolidata, con un approccio che tiene in considerazione gli aspetti estetici e compositivi del progetto. Il III fornirà gli strumenti di ricerca per la storia del paesaggio e del territorio, trattando delle dinamiche agrarie e della morfologia del territorio, dell’organizzazione dei sistemi insediativi territoriali e suburbani,  della forma urbana, dell’organizzazione del paesaggio e del territorio e dei sistemi infrastrutturali. Il IV prevede la stima di fattori fisici e costi per la realizzazione degli interventi (Capitolato, elenco prezzi, computo metrico-estimativo, contabilità dei lavori, strumenti di monitoraggio. Conoscenza del GIS come strumento di gestione, monitoraggio e contabilità degli interventi di conservazione del patrimonio architettonico e edilizio). Il V, fornirà un orientamento metodologico e adeguate competenze specialistiche in merito alla valutazione economica dei progetti. Nello specifico si affronteranno gli aspetti operativi inerenti la simulazione di interventi di recupero/riqualificazione a scala urbana con particolare attenzione agli approcci quantitativi necessari per stabilire costi e benefici di ipotesi sostenibili d’intervento.