UNIVERSITà DEGLI STUDI 'MEDITERRANEA' DIREGGIO CALABRIA
FACOLTà DI ARCHITETTURA
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN
RESTAURO, CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE
DEI BENI ARCHITETTONICI E AMBIENTALI
contenuti minimi
a.a. 2010-2011
I ANNO
1. Storia della città e del territorio (ICAR/18) (6 crediti) Lorenzo P.M. Martino
Il corso si propone di far acquisire allo studente le capacità di analizzare e di interpretare la complessità della stratificazione storica della città e del territorio contemporaneo attraverso lo studio dei processi (politico-strategici, economici e culturali) che ne hanno orientato o determinato l’organizzazione spaziale. L’ambito cronologico indagato affronta lo studio di temi e l’analisi di esempi significativi dall’epoca antica all’affermazione dei principi della Rivoluzione francese e fonda la metodologia di approccio sull’interpretazione critica delle fonti documentarie (bibliografiche, archivistiche, iconografiche, materiali). Lungo un percorso basato sull’analisi di casi-studio organizzati in ordine cronologico le lezioni tenderanno a mettere in evidenza i processi attraverso i quali la città ha organizzato i suoi spazi e il suo rapporto con il territorio. Nel corso delle lezioni il docente provvederà a suggerire agli studenti la lettura di brani opportunamente scelti al fine di focalizzare nel modo più approfondito il tema trattato.
2. Restauro archeologico (ICAR/19) (4 crediti) Daniela Borgese
L’obiettivo del Corso è quello di offrire una panoramica sulle tematiche della conservazione con particolare riferimento all’architettura allo stato di rudere. Il laboratorio intende anche fornire gli strumenti per la elaborazione di progetti per la conservazione, valorizzazione e fruizione di siti archeologici o di edifici in stato di rovina. I problemi di conservazione e fruizione dei siti – da intendersi con accezione ampia tale da includere anche comprensori vasti e vestigia di insediamenti post-classici – comportano, accanto alle problematiche strettamente conservative delle antiche strutture, molteplici implicazioni ambientali e paesaggistiche, dalla conservazione del “paesaggio agrario-storico” in cui i siti sono sovente inseriti, allo studio delle visuali, delle piantumazioni, dei percorsi di visita.
3. Economia dei beni e delle attività culturali (SECS-P/02) (8 crediti) Domenico Marino
Temi trattati: Introduzione all'economia dei beni e delle attività culturali: problemi e metodi di valutazione; L’economia e i prezzi del mercato dei beni e delle attività culturali: il settore turistico; Il non profit e l’intervento pubblico nel settore dei beni e delle attività culturali; Le "policies" nel settore dei beni architettonici e ambientali e delle attività culturali.
Per molto tempo l'economia è stata pensata come una scienza che studia prevalentemente la produzione di beni tangibili; solo negli ultimi anni si è registrato un interesse crescente verso lo studio di quei mercati in cui sono scambiati beni-servizi che hanno caratteristiche di intangibilità. Per poter cogliere le peculiarità dell'economia dei beni e delle attività culturali e per poter dare corrette indicazioni di policy è necessaria una rilettura dei fondamentali concetti microeconomici. L'economia è quella scienza che studia il modo con cui si possono allocare in maniera efficiente delle risorse scarse. La categoria della scarsità può sicuramente applicarsi ai beni e alle attività culturali, cosicché è possibile definire un sistema di prezzi per questi beni. Il concetto di prezzo, però, in questo caso non è legato al valore monetario, ma piuttosto diviene un indicatore di utilità (valore d’uso e di non uso). Lo studio di questa disciplina, consentendo un approfondimento dei concetti basilari della microeconomia applicati allo studio del settore dei beni e delle attività culturali, completa la formazione del "conservatore".
LABORATORI
I Laboratori sono articolati in moduli didattici di uno stesso o di diversi settori scientifico-disciplinari, non rigidamente consequenziali, che prevedono una integrazione tra loro e un unico esame finale.
4. MED-LAB = Laboratorio di comunicazione dell’architettura
I. Storia dell’architettura comparata nell’area del Mediterraneo (ICAR 18) (8 crediti) Ferdinando Marino
Il corso si prefigge lo scopo di costituire un approfondimento della storia dell’architettura dell’Eupora Occidentale tramite la comparazione di casi esemplari dell’architettura prodotta dalla cultura cristiana con quelle nate dalle differenti culture in seno al bacino del Mediterraneo, come la cultura islamica, quella copta e quella mozarabica. Sarà interessato un arco cronologico compreso tra il V e il XV secolo e un ambito geografico costituito da quattro aree principali: la sponda settentrionale del Mediterraneo, appartenente lla cultura cristiano-cattolica, i territori del mediterraneo centrale, caratterizzati dalla compresenza dell’Islam, del Cristianesimo Ortodosso e dalla Chiesa Copta; la sponda meridionale del Mediterraneo, con le dinastie munsulmane e la penisola iberica, dominata dalla cultura mozarabica.
II. Metodi e strumenti di comunicazione (L-ART/06) (2 crediti) Roberta Nunnari
Il Modulo, partendo dalle origini e dall’evoluzione della comunicazione, tratterà il concetto di cultura, i mass media, la cultura e comunicazione nel sistema delle reti, la società dell’informazione, gli strumenti della comunicazione, i linguaggi e le tecniche di comunicazione. Tratterà inoltre della globalizzazione e della cultura dell’informazione, del mercato della cultura e della comunicazione e dell’impatto culturale di internet e delle nuove tecnologie.
5. SCI-LAB= Laboratorio di scienza delle costruzioni (ICAR/08) (8 crediti)
I- Scienza delle costruzioni (ICAR/08) (4 crediti) Aurora Pisano
II- Meccanica delle murature (ICAR/08) (4 crediti) Paolo Fuschi
Gli argomenti trattati sono mirati alla comprensione del comportamento fisico-meccanico delle costruzioni murarie e ciò attraverso l’individuazione degli organismi strutturali in esse riconoscibili e il conseguente studio dei modelli analitici atti a rappresentarli. L’itinerario di apprendimento proposto prevede due moduli di 4 CFU cadauno. Il I modulo mira a fornire agli Studenti i principi fondamentali per la comprensione del comportamento meccanico degli elementi strutturali e ad affinare la loro intuizione nell’analisi delle strutture reali. I principali argomenti trattati riguardano: lo studio dei solidi continui, l’analisi dello stato di tensione e di deformazione, i criteri di resistenza, le teorie tecniche in grado di fornire modelli analitici per il calcolo di singoli elementi strutturali o di sistemi iperstatici.Una particolare attenzione è riservata agli elementi strutturali realizzati in muratura, in quanto solidi non resistenti a trazione. Gli aspetti teorici di base sono sempre introdotti a partire da problemi elementari e concreti per essere successivamente estesi ai casi piu’ complessi.
Il II modulo illustra quegli aspetti che mettono in evidenza la funzione statica delle costruzioni murarie, provando anche a tracciare le linee essenziali dell’evoluzione delle costruzioni murarie in quanto strutture. Evoluzione che, in prima approssimazione, può considerarsi legata a una continua ricerca per combinare e collegare tra loro due tipi di elementi strutturali, tenendo conto dei materiali e dei mezzi d’opera a disposizione, e cioè: elementi che hanno una funzione di supporto, come pilastri, colonne, muri; elementi che hanno la funzione di superare una luce o collegare due strutture a distanza, come le travi, gli archi, le funi, le piastre, le volte, le cupole. Si propone l’analisi e il calcolo di alcuni elementi strutturali ricorrenti e ciò con riferimento ai dettami normativi. Particolare attenzione è dedicata alle azioni sismiche, ai criteri generali di progettazione facendo riferimento sia ad alcuni accorgimenti costruttivi sia alle più comuni tecniche di diagnosi e di intervento sulle strutture esistenti.
Argomenti del I modulo: Le prove sui materiali da costruzione, i diagrammi tensione-deformazione, la legge di Hooke;
Le sollecitazioni elementari: la forza normale, la flessione semplice retta, il taglio puro, la torsione semplice. Sezioni inflesse: la flessione deviata, la sollecitazione di taglio nella flessione. I solidi caricati di punta e i materiali non resistenti a trazione. La deformazione degli elementi strutturali. Le strutture iperstatiche. Le verifiche di resistenza.
Argomenti del II modulo: Le costruzioni in muratura: considerazioni generali; le tecniche costruttive e le tipologie strutturali dell’edificato storico. Metodi di calcolo degli elementi strutturali ricorrenti. Richiami normativi. Azioni sismiche. Strutture di copertura: architravi, solai, capriate, volte, cupole. Strutture in elevazione: muri, contrafforti, speroni. Strutture di fondazione. Strutture di collegamento verticale. Strutture in aggetto. Le tamponature ed i tramezzi.
6. PRORIULAB = Laboratorio di progettazione di riuso egli edifici storici (20 crediti)
I- Il progetto di riuso compatibile e il cantiere di restauro (ICAR 19) (8 crediti) Vittorio Ceradini
II – Progetto architettonico e allestimento (ICAR/14) (4 crediti) Antonello Monaco
III- Rappresentazione e comunicazione del progetto (ICAR 17) (4 crediti) Gaetano Ginex
IV- Tecnologie per il progetto sostenibile (ICAR/12) (4 crediti) Deborah Pennestrì
V- Impianti e illuminotecnica (ING-IND 11) (2 crediti) Domenico Tripodi
Il Laboratorio prevede l’elaborazione di un progetto di riuso compatibile di un edificio storico basata sull’analisi critica dell’oggetto architettonico nel suo contesto. Particolare attenzione verrà posta alla corretta rappresentazione e comunicazione del processo progettuale e giustificazione delle soluzioni proposte.
Il I modulo si articola attraverso la lettura tipologica, tecnico – costruttiva e strutturale dell’organismo architettonico finalizzata al miglioramento del comportamento sismico dell’edificio.
La redazione del progetto esecutivo trova concretezza nella definizione del cantiere di restauro (mansioni e responsabilità dei soggetti coinvolti nel cantiere di restauro: progettista, committenza, impresa esecutrice, direttore dei lavori, direttore di cantiere, direttore tecnico responsabile della sicurezza, apparato tecnico – amministrativo) e nel programma di manutenzione.
Il II modulo introduce al progetto di riuso, attraverso lezioni tematiche, come elemento di valorizzazione e fruizione del manufatto architettonico. L’organizzazione funzionale degli spazi dell’edificio prevede tecniche di exhibit design, una previsione di base delle possibilità differenziate della loro organizzazione come spazi interni, una riflessione sull’architettura della luce e sui materiali. Il laboratorio indagherà i principi teorici e pratici che sottendono tali problematiche, fino alla elaborazione di progetti di allestimento negli ambienti recuperati e rifunzionalizzati.
Il III modulo relativo al Disegno prevede l’integrazione di lezioni teoriche ed esercitazioni assistite, finalizzate all’uso di differenti tecniche di rappresentazione (dal disegno manuale a quello assistito, dalla fotografia alle riprese video), attraverso le quali esercitare la riflessione critica e sperimentare diverse metodologie di lavoro. L’analisi del tema architettonico, delle connotazioni formali, del sistema strutturale e tecnologico, e degli elementi caratterizzanti la proposta progettuale è la prima fase del piano di comunicazione; successivamente si andranno a tracciare ulteriori linee di lavoro da interpretare in funzione comunicativa attraverso i contributi teorici della percezione e della comunicazione visiva.
Il IV modulo si pone come obbiettivo la definizione di un percorso di studio per verificare l’appropriatezza degli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente., attraverso un’attenta analisi dei parametri contestuali, tenendo in considerazione le attuali istanze che orientano gli interventi verso una necessaria riduzione dei consumi energetici in fase di uso e gestione degli immobili. I temi specifici trattati riguarderanno: 1- Rapporto Edificio-Contesto (analisi delle caratteristiche ambientali del contesto d’intervento, individuazione delle criticità e delle potenzialità del luogo e possibili ricadute sulle performances dell’edificio); 2- Strategie, strumenti e tecniche per la progettazione (analisi critica di casi-studio di interventi di recupero di edifici, realizzati sia con tecniche costruttive tradizionali che innovate); 3- Repertorio di soluzioni tecniche per il recupero edilizio (individuazione delle possibili soluzioni, derivanti anche dal processo di innovazione tecnologica, in grado di garantire il soddisfacimento delle esigenze di “qualità edilizia”).
Il V modulo intende fornire le conoscenze di base per la individuazione degli indicatori di rischio ambientale e gli strumenti necessari per l’analisi qualitativa e quantitativa dei parametri fisici responsabili dei processi di degrado fisico. Si prevede pertanto l’integrazione di lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche, in particolare misure delle condizioni fisiche, quali temperature, livello d’illuminamento con relativo contenuto di UV e IR, umidità relativa, vibrazioni acustiche, nell’ambiente esterno ed all’interno di ambienti museali, finalizzate alla determinazione delle condizioni ottimali per la conservazione dei manufatti. Gli interventi di riqualificazione energetica saranno applicati in un progetto in cui, compatibilmente con le esigenze tecniche, si sfrutterà anche l’uso delle energie rinnovabili.
1. Valutazione dei piani e dei progetti (ICAR/22) (8 crediti) Edoardo Mollica
Il Corso fornirà un orientamento metodologico e adeguate competenze specialistiche nell’ambito della valutazione economica dei piani e dei progetti inerenti il patrimonio storico e ambientale a sostegno della programmazione economica del territorio. Nello specifico, alla luce degli argomenti che continuano a alimentare il dibattito sui piani e progetti integrati, si focalizzerà l’attenzione su casi di riqualificazione di contesti e ambienti storicizzati, si affronteranno gli aspetti operativi dei principali metodi di valutazione di un piano di conservazione e di valorizzazione alla piccola e alla meso scala, con particolare attenzione agli approcci quantitativi anche al fine di stabilire priorità tra scelte alternative in fase di programmazione del territorio. L’idea di fondo cui si cercherà di dare sostanza sarà lo sviluppo locale che diventerà il paradigma del percorso di studio. L’ambito di applicazione sarà comunicato durante lo svolgimento delle attività di laboratorio.
I- Restauro architettonico (ICAR/19) (4 crediti) Simonetta Valtieri
C.I. Il rilievo per il restauro: Lorenzo P. M. Martino
II- Tecniche di restauro (ICAR/19) (4 crediti) Vittorio Ceradini
III- Stratigrafia degli elevati (ICAR/19) (2 crediti) Daniela Borgese
IV- Programmazione indagini non distruttive laboratorio Mare (ICAR/19)(2 crediti) Alessia Bianco
V- Analisi chimico fisiche dei materiali (ING-IND/22) (2 crediti) Valerio Chiovaro
3. WHAT-LAB= Word heritage application technology (18 crediti)
I- Storia e critica dell’architettura. Dottrina e terminologia: (ICAR 18) (8 crediti) Enzo Bentivoglio
II. Aspetti teoretici e tecnici della conservazione (ICAR 19) (4 crediti) Maurizio Di Stefano
III. Normative di tutela dei beni architettonici e paesaggistici (IUS/10) (2 crediti) Michele Salazar
IV- Storia dell’architettura nord americana (ICAR/18) (2 crediti) Gerardo Luca Lenti
V- Economia e estimo ambientale (ICAR/22) (2 crediti) Domenico Massimo
Attorno alle tematiche derivabili dai molteplici percorsi diacronici dall’insegnamento di Storia e critica dell’architettura. Dottrina e terminologia, si collegano, attraverso i tempi didattici di inquadramento, gli insegnamenti di Aspetti teoretici e tecnici della conservazione, Normative di tutela dei beni architettonici e paesaggistici, Storia dell’architettura nord americana, Economia e estimo ambientale collegandosi poi, con puntuale riferimento, ad alcune tematiche proposte e quindi elette congiuntamente tra Discenti e Docenti. Il modulo I affronta i temi della variabilità culturale dei percorsi critici di apprezzamento, attraverso il pensiero dei trattatisti e la poetica degli architetti. Il II modulo tende a fornire la conoscenza delle procedure e dei criteri nazionali e internazionali per l’individuazione dei siti del patrimonio mondiale UNESCO, avendo come oggetto di approfondimento i principi della pianificazione della conservazione, la conservazione integrata e i paesaggi urbani storici. La conciliazione della prassi di tutela e salvaguardia attraverso la normativa (III modulo) con le istanze dei processi conservativi, sociali e economici, passa attraverso i percorsi analitici e gli scenari proponibili con i quali si può delineare un quadro economicamente accettabile di stima (V modulo). Il riferirsi a una situazione in cui un passato abbastanza recente è stato proiettato e si confronta con il futuro in un percorso fortemente accelerato - come nel caso dell’architettura della città nord americana (IV modulo) - contribuisce alla costruzione di una visione globale. Momenti comuni di dibattito con i Docenti contribuiranno alla costruzione, in progress, dell’apprendimento, ponendosi come elementi di base della valutazione dell’ esperienza didattica. A conclusione è prevista una possibile e non esclusiva elaborazione di una “tesina” sia graficamente espressa che sotto forma di relazione. Al fine del superamento del colloquio d’esame, non è precluso lo studio condotto esclusivamente su testi indicati dai Docenti, che renderanno disponibili ai Discenti i materiali che saranno serviti di supporto alle loro lezioni, sia sotto forma di bibliografia, di antologia che iconografici.