UNIVERSITà DEGLI STUDI 'MEDITERRANEA' DIREGGIO CALABRIA
FACOLTà DI ARCHITETTURA 

CORSO DI LAUREA IN STORIA E CONSERVAZIONE
DEI BENI ARCHITETTONICI E AMBIENTALI

 corso di laurea SPECIALISTICA cbaa

contenuti minimi

 

a.a. 2009-2010

 

LAUREA MAGISTRALE

RESTAURO, CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI BENI ARCHITETTONICI E AMBIENTALI
(classe 10M)

 

I ANNO

Corsi

 

1. Storia della città e del territorio (ICAR/18) (8 crediti) (1°-2° semestre) Francesca Martorano

Il corso propone l’approfondimento dei più importanti processi di modifica degli insediamenti del territorio calabrese, di selezionate città dell’Italia meridionale e insulare e di esempi emblematici di città dell’area mediterranea, dall’evo antico ad oggi. Le trasformazioni urbane e territoriali saranno indagate cogliendo i nessi tra la gestione del territorio, la forma urbana, il costruito storico e le scelte politiche, militari ed economiche che le hanno prodotte. Le lezioni saranno affiancate da esercitazioni, che consisteranno nell’indagine conoscitiva di un centro storico attraverso le fonti storiche, cartografiche ed iconografiche.

 

2. Storia dell’architettura comparata nell’area del Mediterraneo (ICAR 18) (4 crediti) (1° semestre) Ornella Milella

Il corso di Storia dell'Architettura Comparata nel Mediterraneo consente agli studenti di acquisire gli strumenti ed i metodi per poter operare raffronti tra le architetture storiche appartenenti a culture diverse, osservando gli aspetti sociali e rituali caratteristici del modo di costruire, di abitare e di vivere lo spazio architettonico dei paesi mediorientali e africani che affacciano sul bacino del Mediterraneo.

 

3. Economia dei beni e delle attività culturali (SECS-P/02) (8 crediti) (1°-2° semestre) Domenico Marino

I - Introduzione all'economia dei beni e delle attività culturali : problemi e metodi di valutazione (2 credito)

II - L’economia e i prezzi del mercato dei beni e delle attività culturali : il settore turistico (1 credito)

III - Il non profit e l’intervento pubblico nel settore dei beni e delle attività culturali (1 credito)

IV - Le "policies" nel settore dei beni architettonici e ambientali e delle attività culturali (2 credito)

Per molto tempo l'economia è stata pensata come una scienza che studia prevalentemente la produzione di beni tangibili; solo negli ultimi anni si è registrato un interesse crescente verso lo studio di quei mercati in cui sono scambiati beni-servizi che hanno caratteristiche di intangibilità. Per poter cogliere le peculiarità dell'economia dei beni e delle attività culturali e per poter dare corrette indicazioni di policy è necessaria una rilettura dei fondamentali concetti microeconomici. L'economia è quella scienza che studia il modo con cui si possono allocare in maniera efficiente delle risorse scarse. La categoria della scarsità può sicuramente applicarsi ai beni e alle attività culturali, cosicché è possibile definire un sistema di prezzi per questi beni. Il concetto di prezzo, però, in questo caso non è legato al valore monetario, ma piuttosto diviene un indicatore di utilità (valore d’uso e di non uso). Lo studio di questa disciplina, consentendo un approfondimento dei concetti basilari della microeconomia applicati allo studio del settore dei beni e delle attività culturali, completa la formazione del "conservatore".

 

4. Il cantiere di restauro (ICAR 19) (4 crediti) ( 2 semestre) Alessandra Maniaci

C.I. Organizzazione, norme e criteri di sicurezza del cantiere di restauro ( M. Ambrogio)

Il Corso pone, come obiettivo primo da perseguire, la conoscenza del cantiere di restauro e conservazione nella sua complessità. Intende trasmettere allo studente, muovendo da una conoscenza dell’intero iter progettuale, le basi conoscitive dell’analisi architettonica e patologica degli edifici, per sviluppare l’effettiva organizzazione del cantiere al fine di una completa redazione del progetto esecutivo.

I contenuti verteranno sulle seguenti tematiche: - tecnica, rappresentazione grafica e redazione degli elaborati esecutivi, organizzazione del cantiere, elaborazione fasi progettuali esecutive, - legislazione - mansioni e responsabilità dei soggetti coinvolti nel cantiere di restauro (progettista, committenza, impresa esecutrice, direttore dei lavori, direttore di cantiere, direttore tecnico responsabile della sicurezza, apparato tecnico – amministrativo).

 

 

Laboratori

I Laboratori sono articolati in moduli didattici di uno stesso o di diversi settori scientifico-disciplinari, non rigidamente consequenziali, che prevedono una integrazione tra loro e un unico esame finale.

 

5. PRORIULAB = Laboratorio di progettazione di riuso egli edifici storici (20 crediti) (1°-2° semestre)

I - Progettazione architettonica (ICAR/14) (4 crediti) Gianfranco Neri

II- Allestimento (ICAR/16) (4 crediti) Mario Ferrari

III- Rappresentazione e comunicazione del progetto (ICAR 17) (4 crediti) Gaetano Ginex

IV- Fisica Tecnica e impianti (ING-IND 10-11) (2 crediti) Francesco Nicoletti

V- Il progetto di riuso (ICAR 19) (4 crediti) Alessandra Maniaci

VI- Tecnologie per il progetto sostenibile (ICAR/12) (4 crediti) Antonino Giordano

 

Il Laboratorio prevede l’elaborazione di un progetto di riuso di un edificio di rilevante valore storico, a partire dall’analisi del contesto, attraverso l’individuazione di destinazioni d’uso compatibili, l’adeguamento funzionale e tecnologico agli standard contemporanei per nuovi usi e l’allestimento dei nuovi spazi, fino alla corretta rappresentazione e comunicazione del processo progettuale e delle soluzioni proposte.

I moduli I e II introducono al progetto di riuso, attraverso lezioni tematiche, come elemento di valorizzazione e fruizione del manufatto architettonico. La nuova spazialità degli edifici recuperati prevede sempre più spesso ambienti destinati a ospitare mostre, eventi effimeri, convegni, ecc. che spesso li caratterizzeranno per il tempo della loro durata. L’organizzazione di questi spazi prevede tecniche di exhibit design, una previsione di base delle possibilità differenziate della loro organizzazione come spazi interni, una riflessione sull’architettura della luce e sui materiali. Il laboratorio indagherà i principi teorici e pratici che sottendono tali problematiche, fino alla elaborazione di progetti di allestimento negli ambienti recuperati e rifunzionalizzati.

Il III modulo relativo al Disegno prevede l’integrazione di lezioni teoriche ed esercitazioni assistite, finalizzate all’uso di differenti tecniche di rappresentazione (dal disegno manuale a quello assistito, dalla fotografia alle riprese video), attraverso le quali esercitare la riflessione critica e sperimentare diverse metodologie di lavoro. L’analisi del tema architettonico, delle connotazioni formali, del sistema strutturale e tecnologico, e degli elementi caratterizzanti la proposta progettuale è la prima fase del piano di comunicazione; successivamente si andranno a tracciare ulteriori linee di lavoro da interpretare in funzione comunicativa attraverso i contributi teorici della percezione e della comunicazione visiva.

Il IV modulo intende fornire le conoscenze di base per la individuazione degli indicatori di rischio ambientale e gli strumenti necessari per l’analisi qualitativa e quantitativa dei parametri fisici responsabili dei processi di degrado fisico. Si prevede pertanto l’integrazione di lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche, in particolare misure delle condizioni fisiche, quali temperature, livello d’illuminamento con relativo contenuto di UV e IR, umidità relativa, vibrazioni acustiche, nell’ambiente esterno ed all’interno di ambienti museali, finalizzate alla determinazione delle condizioni ottimali per la conservazione dei manufatti. Gli interventi di riqualificazione energetica saranno applicati in un progetto in cui, compatibilmente con le esigenze tecniche, si sfrutterà anche l’uso delle energie rinnovabili.

Il V modulo introduce al riuso dei manufatti architettonici, attraverso lezioni tematiche, come elemento tecnico – progettuale di valorizzazione e fruizione del patrimonio. Il modulo si articola attraverso un insieme di lezioni:

Lettura dell’organismo architettonico, dal punto di vista delle vicende tecnico-costruttive che ne caratterizzano l’edificio (costruzione - trasformazioni ovvero aggiunte e/o demolizioni); Analisi critica dei caratteri funzionali del manufatto, valenze architettoniche e vocazioni, finalizzata alla valorizzazione del preesistente nel progetto di riuso; Redazione del progetto di riuso (analisi dei caratteri distributivi, spazi architettonici) in riferimento alle normative vigenti di adeguamento (sismico, barriere architettoniche, impiantistica), Progetto d’innovazione, composizione tecnica e rappresentazione grafica delle soluzioni progettuali.

Il VI modulo intende far acquisire agli studenti le conoscenze di base necessarie al controllo di un intervento che tenga conto della compatibilità tra l’oggetto edilizio e il luogo, tra le soluzioni tecniche progettate e i materiali e le tecnologie disponibili.

In tal senso, il progetto (sostenibile) dell'esistente è quello che apprende dalle tradizionali tecniche costruttive, si confronta con i risultati che hanno prodotto, si integra sinergicamente ad esse con i nuovi materiali, le nuove tecniche e le nuove tecnologie per poi intraprendere azioni mirate alla riorganizzazione spazio-funzionale e morfologica del manufatto architettonico e/o con interventi di tipo bioclimatico.

 

6. SCI-LAB= Laboratorio di scienza delle costruzioni (ICAR/08) (8 crediti) (2°semestre)

I- Scienza delle costruzioni (ICAR/08) (4 crediti) Aurora Pisano

II- Meccanica delle murature (ICAR/08) (4 crediti) Paolo Fuschi

Gli argomenti trattati sono mirati alla comprensione del comportamento fisico-meccanico delle costruzioni murarie e ciò attraverso l’individuazione degli organismi strutturali in esse riconoscibili e il conseguente studio dei modelli analitici atti a rappresentarli. L’itinerario di apprendimento proposto prevede due moduli di 4 CFU cadauno. Il I modulo mira a fornire agli Studenti i principi fondamentali per la comprensione del comportamento meccanico degli elementi strutturali e ad affinare la loro intuizione nell’analisi delle strutture reali. I principali argomenti trattati riguardano: lo studio dei solidi continui, l’analisi dello stato di tensione e di deformazione, i criteri di resistenza, le teorie tecniche in grado di fornire modelli analitici per il calcolo di singoli elementi strutturali o di sistemi iperstatici.Una particolare attenzione è riservata agli elementi strutturali realizzati in muratura, in quanto solidi non resistenti a trazione. Gli aspetti teorici di base sono sempre introdotti a partire da problemi elementari e concreti per essere successivamente estesi ai casi piu’ complessi.

Il II modulo illustra quegli aspetti che mettono in evidenza la funzione statica delle costruzioni murarie, provando anche a tracciare le linee essenziali dell’evoluzione delle costruzioni murarie in quanto strutture. Evoluzione che, in prima approssimazione, può considerarsi legata a una continua ricerca per combinare e collegare tra loro due tipi di elementi strutturali, tenendo conto dei materiali e dei mezzi d’opera a disposizione, e cioè: elementi che hanno una funzione di supporto, come pilastri, colonne, muri; elementi che hanno la funzione di superare una luce o collegare due strutture a distanza, come le travi, gli archi, le funi, le piastre, le volte, le cupole. Si propone l’analisi e il calcolo di alcuni elementi strutturali ricorrenti e ciò con riferimento ai dettami normativi. Particolare attenzione è dedicata alle azioni sismiche, ai criteri generali di progettazione facendo riferimento sia ad alcuni accorgimenti costruttivi sia alle più comuni tecniche di diagnosi e di intervento sulle strutture esistenti.

Argomenti del I modulo: Le prove sui materiali da costruzione, i diagrammi tensione-deformazione, la legge di Hooke;

Le sollecitazioni elementari: la forza normale, la flessione semplice retta, il taglio puro, la torsione semplice. Sezioni inflesse: la flessione deviata, la sollecitazione di taglio nella flessione. I solidi caricati di punta e i materiali non resistenti a trazione. La deformazione degli elementi strutturali. Le strutture iperstatiche. Le verifiche di resistenza.

Argomenti del II modulo: Le costruzioni in muratura: considerazioni generali; le tecniche costruttive e le tipologie strutturali dell’edificato storico. Metodi di calcolo degli elementi strutturali ricorrenti. Richiami normativi. Azioni sismiche. Strutture di copertura: architravi, solai, capriate, volte, cupole. Strutture in elevazione: muri, contrafforti, speroni. Strutture di fondazione. Strutture di collegamento verticale. Strutture in aggetto. Le tamponature ed i tramezzi.

 

 

II ANNO

Corsi

 

1. Valutazione dei piani e dei progetti (ICAR/22) (8 crediti) (1°-2° semestre) Edoardo Mollica

C.I. Programmi e governance per lo sviluppo locale (Malaspina)

C.I. Creazione del valore nei processi produttivi dei materiali per la conservazione (Postorino)

Il Corso fornirà un orientamento metodologico e adeguate competenze specialistiche nell’ambito della valutazione economica dei piani e dei progetti inerenti il patrimonio storico e ambientale a sostegno della programmazione economica del territorio. Nello specifico, alla luce degli argomenti che continuano a alimentare il dibattito sui piani e progetti integrati, si focalizzerà l’attenzione su casi di riqualificazione di contesti e ambienti storicizzati, si affronteranno gli aspetti operativi dei principali metodi di valutazione di un piano di conservazione e di valorizzazione alla piccola e alla meso scala, con particolare attenzione agli approcci quantitativi anche al fine di stabilire priorità tra scelte alternative in fase di programmazione del territorio. L’idea di fondo cui si cercherà di dare sostanza sarà lo sviluppo locale che diventerà il paradigma del percorso di studio. L’ambito di applicazione sarà comunicato durante lo svolgimento delle attività di laboratorio.

 

2. Edifici in c.a. e tecniche d’intervento (ICAR/19) (4 crediti) (1° semestre) Giorgio Allegra

L’insegnamento, riferito agli edifici in calcestruzzo cementizio armato, si prefigge l’obiettivo di fornire indicazioni metodologiche per lo studio del comportamento statico, della diagnostica e delle tecniche di intervento tradizionali, mettendo, quindi, lo studente nelle condizioni di analizzare il comportamento strutturale di un edificio in c.a. e di percorrere l’iter procedurale che porta alla individuazione degli interventi necessari per il consolidamento statico degli elementi strutturali interessati.

Il corso si articola nelle seguenti fasi:

Elementi strutturali di un edificio in cemento armato e miglioramento del loro comportamento statico. Terreni e strutture di fondazione. Degrado e dissesto strutturale. Lettura del quadro fessurativo e delle variazioni di geometria su edifici esistenti. Procedure di indagine per la diagnosi strutturale (indagini “non distruttive” e “poco distruttive” – limiti e campi di applicazione), prove di laboratorio. Tecniche di consolidamento e di riparazione degli elementi strutturali.

 

3. Restauro archeologico (ICAR/19) (4 crediti) (1° semestre) Annunziata Maria Oteri

L’obiettivo del Corso è quello di offrire una panoramica sulle tematiche della conservazione con particolare riferimento all’architettura allo stato di rudere. Il laboratorio intende anche fornire gli strumenti per la elaborazione di progetti per la conservazione, valorizzazione e fruizione di siti archeologici o di edifici in stato di rovina. I problemi di conservazione e fruizione dei siti – da intendersi con accezione ampia tale da includere anche comprensori vasti e vestigia di insediamenti post-calssici – comportano, accanto alle problematiche strettamente conservative delle antiche strutture, molteplici implicazioni ambientali e paesaggistiche, dalla conservazione del “paesaggio agrario-storico” in cui i siti sono sovente inseriti, allo studio delle visuali, delle piantumazioni, dei percorsi di visita.

 

Laboratori

I Laboratori sono articolati in moduli didattici di uno stesso o di diversi settori scientifico-disciplinari, non rigidamente consequenziali, che prevedono una integrazione tra loro e un unico esame finale.

 

4. RESMOLAB= Laboratorio di Restauro dei monumenti e dell'intorno urbano (16 crediti) (1°-2° semestre)

I- Restauro dei monumenti e dell'intorno urbano (ICAR/19) (4 crediti) Simonetta Valtieri

II- Tecniche di restauro (ICAR/19) (4 crediti) Vittorio Ceradini

III- Stratigrafia degli elevati (ICAR/19) (2 crediti) Fabio Todesco

IV- Analisi chimico fisiche dei materiali (CHIM/07) (4 crediti) Letterio Mavilia

V- Metodi spettroscopici (FIS/07) (2 crediti) Giacomo Messina

Il Laboratorio, articolato in 5 moduli, costituisce un ulteriore approfondimento dei temi che ruotano intorno al progetto di restauro conservativo, esteso anche al contesto urbano. I moduli I e II si propongono di fornire una panoramica generale sugli orientamenti, le tecniche e le pratiche del restauro, con particolare riferimento alle modalità di attuazione e presentazione dei progetti. In particolare, attraverso lo studio di alcuni casi esemplificativi, intendono illustrare i modi del progetto dalle fasi di analisi all’intervento vero e proprio, sottolineando anche i differenti orientamenti che caratterizzano la disciplina. Il III e IV modulo introduce lo studente nella fase applicativa dello studio di un manufatto approfondendo le tecniche di conoscenza (come l’indagine stratigrafica) e le indagini diagnostiche chimico-fisiche maggiormente utilizzate nel campo dello studio e della conservazione dei beni culturali; il Laboratorio prevede infatti l’applicazione di tecniche e metodologie d’indagine, legate alla conoscenza fisica dell’architettura e dei materiali che la compongono, attraverso esercitazioni pratiche indirizzate all’analisi dei materiali che caratterizzano la fabbrica oggetto di studio. Nel V modulo verranno illustrate le tecniche diagnostiche maggiormente utilizzate nel campo dello studio e della conservazione dei beni culturali (principi generali di Spettroscopia Raman, Diffrattometria a raggi x).

Per mettere in pratica le informazioni acquisite, il Laboratorio si concluderà con l’elaborazione di un progetto di restauro applicato ad un edificio o a un complesso urbano reale (dalla fase di conoscenza a quella del progetto nei suoi vari aspetti: schede tecniche d’intervento, capitolati speciali e computi metrici estimativi, ma anche nei modi di presentazione degli stessi, partendo dal riconoscimento dei valori storici, architettonici, tipologici, tecnico-costruttivi, cromatici). Il tema assegnato verrà svolto collegialmente da gruppi di lavoro, accompagnato da una relazione individuale contenente le motivazioni dell’istanza conservativa di valori riconosciuti, l’esplicitazione dei criteri di intervento e la giustificazione delle scelte tecniche.

 

5. ARAMSTOF-LAB= Architettura e Ambiente nella Storia e verso il Futuro (14 crediti) (1°-2° semestre)

I- Approfondimenti di storia della città e dell’architettura: (ICAR 18) (8 crediti) Enzo Bentivoglio

II- Restauro ambientale (ICAR/19) (4 crediti) Roberto Banchini

III- Economia e estimo ambientale (ICAR/22) (2 crediti) Domenico Massimo

Attorno a delle tematiche derivabili dai molteplici percorsi diacronici dall’insegnamento di Approfondimenti di storia della città e dell’architettura si collegano, attraverso i tempi didattici di inquadramento, nelle linee generali gli insegnamenti di Restauro ambientale e di Economia e estimo ambientale che collegandosi poi, con puntuale riferimento, ad alcune tematiche proposte e quindi elette congiuntamente tra Discenti e Docenti, possono innescare una possibile e non esclusiva elaborazione di una “tesina” sia graficamente espressa che sotto forma di relazione. Al fine del superamento del colloquio d’esame, non è precluso lo studio condotto esclusivamente su testi indicati dai Docenti. I Docenti renderanno periodicamente disponibili ai Discenti i materiali che saranno serviti di supporto alle loro lezioni, sia sotto forma di bibliografia, di antologia che iconografici. Nelle lezioni, i momenti di dibattito con i Docenti contribuiscono alla costruzione, in progress, dell’apprendimento e si pongono già come elementi di base della valutazione alla conclusione dell’ esperienza didattica.